AL CENTRO DEI MIEI PIEDI SI È INSUFFLATA UNA TIGRE
Al centro dei miei piedi si è insufflata una tigre è un processo labile nel quale la volatilità della polvere di grafite si concretizza in immagini transitorie, sospese, immateriali e al tempo stesso concrezioni vere e proprie di materia. La conciliazione antitetica di geometrie logiche e visioni generate dai vissuti delle artiste, origina apparizioni precarie. Le immagini sono un disturbo concreto della purezza logica; queste interferenze attivano le storie, sono la tigre che entra nel centro dei nostri piedi. Sulla superficie neutra della carta, il vuoto prende profondità, diventando uno spazio corpuscolare infinito, e dove la materia non si posa, crea la luce, un'apertura, uno squarcio. I tagli generano un varco tra questo spazio sospeso e quello mondano, creando un ponte attraverso il quale connetterli. È in questa intersezione che si può rivelare il vuoto. É un addestramento della memoria, che attinge dai suoi residui quotidiani per concretizzarsi in un pieno di immagini laterali, “al pari di ragnatele o di foglie d'oro” (Lucrezio, De rerum natura, cit.) depositate in un umor vitreo di coscienza. Al centro dei miei piedi si è insufflata una tigre è parte del progetto WHEN THE TIGER CAME IN FROM THE CENTER OF MY FEET curato da Martina Cavallarin, che si articola in tre lavori. Attraverso il linguaggio poetico dell’arte il progetto convoglia l'attenzione su alcune emergenze per arrivare all'interiorità dell'uomo. Didymos attivano una riflessione sulla società la quale rimuovendo dalla memoria le proprie debolezze genera inevitabilmente una forza distruttiva inconsapevole. WHEN THE TIGER CAME IN FROM THE CENTER OF MY FEET rappresenta un tentativo in cui artista e pubblico si trovano in una reciproca condizione d’instabilità e fragilità. Un'autentica relazione con il sé e l'altro per mezzo dell'arte. È così che l'opera diventa strumento d’indagine, atta a pungolare la resistenza dell'artista e dell'osservatore, mediante un fallimento necessario a sviluppare il potenziale umano. Un pensiero post-romantico, atterrito da un monito visionario di un'umanità e di un pianeta al collasso, che ironizza, in qualche caso, sulla condizione stessa dell'umanità e sulle sue scelte storico, politico, culturali. |
Al centro dei miei piedi si è insufflata una tigre is a fleeting process in which the volatility of the graphite powder settles in transitory, suspended, immaterial images and at the same time real concretions of matter. The antithetical conciliation of logical geometries and visions generated by the experiences of the artists, originates precarious appearances. Images are a concrete noise of logical purity; these interferences activate the stories, they are the tiger that enters from the center of our feet. On the neutral surface of the paper, emptiness takes depth, becoming an infinite corpusclorar space, and where matter does not settle, it creates light, an opening, a gash. The cuts generate a gap between this suspended space and the mundane, creating a bridge through which to connect them. It is in this intersection that the void can be revealed. It is a training of memory, which takes from its daily residues to become a full of lateral images, "like cobwebs or golden leaves" (Lucrezio, De rerum natura, cit.) deposited in a umor vitreo of conscience . Al centro dei miei piedi si è insufflata una tigre is part of the project WHEN THE TIGER CAME IN FROM THE CENTER OF MY FEET curated by Martina Cavallarin, that is articulated through three works.. Through the poetic language of art, the project focuses on some emergencies to arrive at human's interiority.. Didymos activate a reflection on society which, by removing its weaknesses from memory, inevitably generates an unconscious destructive force.. WHEN THE TIGER CAME IN FROM THE CENTER OF MY FEET represents an attempt in which artist and audience find themselves in a mutual condition of instability and fragility. An authentic relationship with the self and the other through art. This is how the work becomes an instrument of investigation, apt to prod the resistance of the artist and the observer, through a failure necessary to develop human potential. A post-romantic thought, terrified by a visionary warning of a collapsing humanity and planet, which ironizes, in some cases, on the condition of humanity and its historical, political and cultural choices. |
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DIDYMOS 2017/18 curated by Martina Cavallarin Exhibitions: -From January 20 to February 24, 2018, When the tiger came in from the center of my feet, Solo exhibition, curated by Martina Cavallatin, Ellebi Galleria d'arte, Cosenza. interview of the curator Martina Cavallarin |
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