La memoria è una sequenza di associazioni, quindi anche il mio corpo è memoria e la qualità specifica della memoria e delle associazioni è il fatto che le associazioni determinano il futuro del mio destino di vita quindi io posso decidere in qualche modo, senza pensare, di non sbagliare.
Un momento prima della scelta quel ricordo compare, come., dietro di me, e fa si che tutto il mio corpo, il mio soggetto possa proseguire verso una direzione specifica. Quindi io sono un’associazione.
Camminando per la strada si può vedere quanto l’associazione sia determinante per la vita contingente. Camminando incontro un uomo e adesso posso ricordarmi la sua camminata, ricordo che oscillava le spalle vigorosamente e con esse tutto il suo corpo. Questo ha acceso in me una storia ipotetica di quell’uomo e mi sono subito venuti in mente altri uomini come lui e con storie simili. Ho immaginato che avesse un carattere deciso portato dal lavoro che svolgeva e dalla vita che conduceva e aveva anche un vestito che raccontava la sua rigidità: un doppiopetto grigio la cravatta grigia e una camica azzurro slavato. Il viso era tozzo capelli rasati neri occhiali di metallo occhi piccoli e neri , si capiva da questi occhi che non era un osservatore, attraverso il suo camminare lui voleva imporre se stesso. Poi ho capito, perché aveva lo stemma di una agenzia immobiliare sulla giacca, verde, l’unico punto di colore.
Poi alzo gli occhi e guardo il palazzo che ho alla mia sinistra, il civico 25, le serrande tutte distrutte al secndo piano, mi fermo e vedo oltre, all’interno di quegli spazi che osservo oltre i vetri impolverati, faldoni e plichi di fogli impilati in parte ordinati, in parte no e taniche delle donne delle pulizie con ancora all’interno del detersivo. Stavano per pulire e forse sono stati mandati via in fretta, poi ancora faldoni. Guardo sopra oltre il secondo piano in questo palazzo completamente disabitato fra altre stanze inutilizzate e distrutte che mi ricordano uno scenario di guerra Sarajevo. Una stanza arredata allo stesso modo, con gli stessi faldoni, ma una donna all’interno sta lavorando e le luci sono accese, è la sede di un’assicurazione.