TENTATIVO DI DUBBIO_una pratica collettiva
@NELUMBO O.P.
2022
2022
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DIDYMOS 2022 @Labas doers: Yoshka Maria Zurlo Gabriel Serafini Beatrice Tozzi Giada Pignotti Niyayesh Nahavandy Alessia Talò, Giuseppe Mongiello, Angelo Camillieri. materials: linen canvas embroidered with silk thread, wood, white clay, organic material, lead, plaster, gold cotton thread, 2022. Performance/Residency: - from July 2 to July 8 2022, curated by Quaderni Urbani Làbas, Bologna. Presentation: September 17 2022 @Nelumbo O.P. more info on the project: tentativodidubbio.weebly.com |
@LÀBAS
2019
2019
@UNIVERSITA' ROMA TRE |
DIDYMOS + TDD research team
2019 @Labas doers: Alessia Certo, Giulia Vannucci, Angelo Camillieri, Beatrice Migliorati, Giulia Plebani. whit the partecipation of: Alice Gangemi, Lucio Lanfranchi, Marila Guglielmi, Barbara Baroncini, Giuseppe Mongiello, Alice Facchini, Denise Ania, Marzia Fino, Daniela Alfano, Ester Giamberini, Federico Bagnolini, Mauro Pagano, Flaminia Samperi, Michele Romitelli, Sara Gobbi, Irene Soldati, Carolina Pisapia, Ivana Damiano. materials: tissue paper, beech wood, beeswax, gold leaf, glass, rubber bands, 2019. Performance/Residency: - from November 4 to December 6 2019, curated by Quaderni Urbani Làbas, Bologna. more info on the project: tentativodidubbio.weebly.com DIDYMOS + Giuseppe Mongiello 2021 @Università Roma 3 With Hegel in the XXI Century_ A philosophical exhibition exhibition curated by Francesca Iannelli Frédérique Malaval with the collaboration of Maria Stadirani and Chiara Anastasia Moda; from September 23 to October 07, 2021; Department of Philosophy, Roma Tre University, Roma. |
Lo stato di crisi profonda del contemporaneo si manifesta in un continuo spostamento e cancellazione della memoria degli atti compiuti e nella mancanza di consapevolezza del proprio potere di azione sul mondo. Una inconsapevole noncuranza per sé, l’altro e l’ambiente in cui viviamo. A questo, Tentativo di Dubbio contrappone un approccio privo di dogmi e destrutturante, dove ci si pone, senza giudizio, di fronte a se stessi, all’altro, allo stato del mondo. Un tentativo privo di presunzione, che si costruisce nel fare. Tentativo di Dubbio è un progetto iniziato nel 2015 e che ha abitato differenti contesti come gallerie d'arte, residenze per artisti e musei; ora procede uscendo dai luoghi destinati esclusivamente all'arte contemporanea ed aprendo la pratica anche a chi di arte non si è mai occupato. Tentativo di Dubbio è una ricerca aperta e in divenire, che procede per fasi e si sviluppa attraverso una pratica performativa e visiva. È un lavoro su se stessi e sulla relazione con il mondo e con l’altro. Tentativo di Dubbio_una pratica collettiva prende forma dalle composizioni elaborate nelle fasi precedenti destrutturandole e ricombinandole in un nuovi assetti. Il team di ricerca guiderà la prassi in un percorso condiviso, aperto e permeabile nel quale la tesi si mette in discussione correndo il rischio che l'incontro possa cambiare l'asse della pratica, dato che essa non potrà rimanere invariata grazie alla condivisione. L'apertura della ricerca verso l'esterno, non avrà una dimensione didattica ma compartecipata che diventa essa stessa parte del lavoro. Tentativo di Dubbio è un progetto nato da Didymos (Alessia Certo, Giulia Vannucci), a cui si aggiunge dal 2018 il research Team: Angelo Camillieri, Massimiliano Marianni, Beatrice Migliorati, Giulia Plebani, Zoe Paterniani. Il gruppo è composto da persone provenienti da diversi ambiti formativi e professionali, che lavorano con un approccio multidisciplinare. Tentativo di Dubbio_una pratica collettiva, ha la volontà di entrare in connessione profonda con la società, alla quale si rivolge e verso la quale si affaccia, lavorando in spazi di sperimentazione socio-culturale, nei quali incontrare un tessuto sociale non elitario. Riteniamo che il Centro Sociale, per il proprio carattere di anti-struttura, di luogo di apertura delle possibilità e dell’incontro, sia lo spazio più consono per lo sviluppo di Tentativo di Dubbio, il quale si propone, attraverso la pratica artistica, di destrutturare e ricostruire il reale, per allontanare il rischio di cadere in totalitarismi e società apatiche. 6 novembre 2019 In conclusione del percorso svolto con i partecipanti, TDD si apre verso coloro che non hanno praticato, ricercando una relazione empatica con lo spettatore per un contatto profondo con la prassi nel guardare, vedere o agire. La consapevolezza dell’importanza dello spettatore come osservatore attivo, ha portato alla necessità della creazione di questo momento di condivisione della pratica nel suo farsi. Si propone dunque un incontro suddiviso in tre momenti: un’accoglienza nel lavoro attraverso il dialogo con i partecipanti; una sessione di lavoro aperta, durante la quale gli spettatori avranno la possibilità di attraversare momenti analitici e momenti di avvicinamento all’azione; una cena sociale dove continuare a dialogare insieme. >> Tentativo di Dubbio. Tentativo di Dubbio è una pratica visiva e performativa nata nel 2015 dal collettivo Didymos, la ricerca, aperta e in divenire procede per fasi e prende in esame la relazione tra l’essere umano occidentale e la conoscenza, mettendo il focus sul concetto di soggetto, individuo, interiorità e relazione intenzionale, mirando a definire la prassi creativa come tecnica di riscatto dalla caduta nella crisi. Nei differenti capitoli dell’opus TDD, si è affrontata una analisi dialettico|poetica con: il pensiero dominate che ha investito l’intera umanità a partire dalla seconda metà dell’ottocento, l’empirismo europeo; il concetto di presenza nato dagli studi antropologici ed etnografici di Ernesto De Martino; il pensiero e la prassi di collettività, il pensiero platonico sulla scissione tra materia ed essenza. TDD lavora su queste tematiche mediante un approccio multidisciplinare che utilizza strumenti filosofici, sociologici ed antropologici con una mira poetica. La prassi di TDD si delinea mediante la ricerca e attualmente è strutturata nelle seguenti fasi.Dapprima viene concentrata l’attenzione sulla tesi assodata che si vuole prendere in esame, la quale viene sospesa, messa fuori circuito: una epoché che avviene con la scrittura di un assunto|antitesi che è metafora e nella quale la parola e la sua composizione divengono mezzo per creare dialettica positiva. Nel secondo step l’assunto viene “gettato” nel mondo fenomenico mediante un dispositivo di azione: la relazione analogica tra assunto scritto e pratica tentata costituisce il tentativo. Ad un assunto possono potenzialmente corrispondere infiniti tentativi che pongono tesi e antitesi in una relazione di conflitto, sintesi, trascendimento, compresenza. Il processo determina un rapporto dialettico che sfugge i paradigmi e vive del dubbio, dell’aporia e del paradosso. |
The state of profound crisis of the contemporary is manifested in a continuous shift and cancellation of the memory of the acts done and in the lack of observing one's own power of action on the world. An unconscious carelessness for oneself, the other and the environment in which we live. To this, Tentativo di Dubbio contrasts an approach without dogmas and destructive, where we place ourselves, without judgment, in front of ourselves, of everything, of the state of the world. An attempt without presumption, which is built in doing. Tentativo di Dubbio is a project started in 2015 and which has inhabited different contexts such as art galleries, artist residences and museums; now it proceeds leaving the places destined exclusively for contemporary art and opening the practice even to those who have never dealt with art. Tentativo di Dubbio is an open and evolving research, which proceeds in stages and develops through a performative and visual practice. It is a work on oneself and on the relationship with the world and with the other. Tentativo di Dubbio_una pratica collettiva takes shape from the compositions elaborated in the previous phases by destructuring and recombining them in a new devices for action. The research team guide the practice in a shared, open and permeable path in which the thesis is challenged, running the risk that the meeting may change the axis of the practice, given that it cannot remain unchanged thanks to sharing. The opening of the research towards the outside will not have a didactic dimension but a shared one which becomes part of the work itself. Tentativo di Dubbio is a project born from Didymos (Alessia Certo, Giulia Vannucci), to which the research team has been added since 2018: Angelo Camillieri, Massimiliano Marianni, Beatrice Migliorati, Giulia Plebani, Zoe Paterniani. The group is made up of people from different educational and professional backgrounds who work with a multidisciplinary approach. Tentativo di Dubbio_una pratica collettiva has the will to enter into deep connection with the society, to which it turns and towards which it faces, working in spaces of socio-cultural experimentation, in which to meet a non-elitist social contest. We believe that the Social Center, for its anti-structure character, place of opening of possibilities and meeting, is the most suitable space for the development of TDD, which proposes, through artistic practice, to deconstruct and rebuild reality, to remove the risk of falling into totalitarianism and apathetic societies. November 6, 2019 In conclusion of the path taken with the participants, TDD opened up to those who have not practiced, seeking an empathic relationship with the spectator for a deep contact with the practice of looking, seeing or acting. The awareness of the importance of the spectator as an active observer, led to the need to create this moment of sharing the practice in its making. A meeting divided into three moments was therefore proposed: a welcome at work through dialogue with the participants; an open work session, during which viewers had the opportunity to go through analytical moments and moments of approach to action; a social dinner where we continued to talk together. |
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