IL PRINCIPIO DEL DUBBIO_addestrarsi al fallimento
IL PRINCIPIO DEL DUBBIO_ addestrarsi al fallimento propone un'indagine sulla nozione di stampo e calco, una dialettica aperta alla comprensione dell'essere. Il concetto platonico delle idee come stampi originari perfetti, dai quali vengono generati molteplici calchi imperfetti, le cose, genera una relazione a senso unico che non permette di raggiungere lo stampo originario attraverso il calco, in quanto impreciso. Le imitazioni non potranno mai essere uguali al modello perché le idee nell'iperuranio non hanno né forma, né colore, né dimensioni. Mentre gli oggetti sensibili sono caratterizzati dal divenire e dal mutamento, soltanto delle idee si può propriamente dire che siano stabilmente se stesse; proprio questa differenza di livelli ontologici, ossia di consistenza di essere, qualifica le idee come modelli rispetto agli oggetti sensibili corrispondenti. Quali sono le possibilità logico-pratiche che possono permettere di dubitare di questa tesi? Lo stampo, ovvero ciò che contiene la veridicità epistemologica dell'idea, inevitabilmente, e senza soluzioni di continuità, se ne allontana attraverso l'atto di distacco, diventando simulacro, similitudine, non-originale, fallimentare calco. Il calco a sua volta, nella sua unicità, può generare altri stampi che, seppure differenti l'uno dall'altro, possono essere considerati ciascuno uno stampo originario, oppure un calco imperfetto. Il calco diviene stampo e lo stampo calco.. IL PRINCIPIO DEL DUBBIO è un'indagine dubitativa e priva di soluzioni assolute che naviga nella struttura originaria dell’essere, ciò che è necessariamente presente in quanto essente che appare. Una necessità di definire la presenza attraverso i mezzi dell'aporia e della creazione. Il lavoro materiale e creativo su stampo e calco, spostato da un livello di funzione artigianale ad un livello di comprensione e costruzione eidetica ed estetica, porta ad attraversare la dicotomia tra cosa e idea. Il fallimento permette di stare in questa soglia e di rigenerare la domanda in modo perpetuo. Il progetto nasce come ulteriore processo di ricerca sull'assunto numero 6 sviluppato nel primo capitolo di Tentativo di Dubbio. Il principio del Dubbio si sviluppa dunque come ulteriore assetto ipotetico di tale assunto, nel tentativo, forse impossibile di non fallire. Assunto numero 6 Degli stampi perfetti vibrano con un ritmo costante dando origine a calchi eguali, essenza di se stessi. Tali calchi, ondeggiando, mutano gli stampi in altri calchi; cosicché gli stampi diventano calchi e i calchi diventano stampi. Senza soluzione di continuità. >> Tentativo di Dubbio. Tentativo di Dubbio è una pratica visiva e performativa nata nel 2015 dal collettivo Didymos, la ricerca, aperta e in divenire procede per fasi e prende in esame la relazione tra l’essere umano occidentale e la conoscenza, mettendo il focus sul concetto di soggetto, individuo, interiorità e relazione intenzionale, mirando a definire la prassi creativa come tecnica di riscatto dalla caduta nella crisi. Nei differenti capitoli dell’opus TDD, si è affrontata una analisi dialettico|poetica con: il pensiero dominate che ha investito l’intera umanità a partire dalla seconda metà dell’ottocento, l’empirismo europeo; il concetto di presenza nato dagli studi antropologici ed etnografici di Ernesto De Martino; il pensiero e la prassi di collettività, il pensiero platonico sulla scissione tra materia ed essenza. TDD lavora su queste tematiche mediante un approccio multidisciplinare che utilizza strumenti filosofici, sociologici ed antropologici con una mira poetica. La prassi di TDD si delinea mediante la ricerca e attualmente è strutturata nelle seguenti fasi.Dapprima viene concentrata l’attenzione sulla tesi assodata che si vuole prendere in esame, la quale viene sospesa, messa fuori circuito: una epoché che avviene con la scrittura di un assunto|antitesi che è metafora e nella quale la parola e la sua composizione divengono mezzo per creare dialettica positiva. Nel secondo step l’assunto viene “gettato” nel mondo fenomenico mediante un dispositivo di azione: la relazione analogica tra assunto scritto e pratica tentata costituisce il tentativo. Ad un assunto possono potenzialmente corrispondere infiniti tentativi che pongono tesi e antitesi in una relazione di conflitto, sintesi, trascendimento, compresenza. Il processo determina un rapporto dialettico che sfugge i paradigmi e vive del dubbio, dell’aporia e del paradosso. |
Il Principio del Dubbio_addestrarsi al fallimento proposes an investigation into the notion of mold and cast, a dialectic open to understanding being. The Platonic concept of ideas as perfect original molds, from which many imperfect casts are generated, the things, generates a one-way relationship that does not allow to reach the original mold through the cast, as it is inaccurate. Imitations can never be the same as the model because ideas in hyperuranium have no shape, no color or size. While sensitive objects are characterized by becoming and change, only ideas can properly be said to be permanently themselves; precisely this difference of ontological levels, that is to say, consistency of being, which defines ideas as models with respect to the corresponding sensitive objects. What are the logical-practical possibilities that can allow us to doubt this thesis? The mold, that is, that which contains the epistemological truth of the idea, inevitably and without solutions of continuity, moves away through the act of detachment, becoming a simulacrum, a similitude, a non-original, a failed calque. The cast consequently, in its uniqueness, can generate other molds that, although different from each other, can each be considered an original mold, or an imperfect cast. The cast becomes a mold and the mold is cast. Il Principio del Dubbio is a doubtful investigation without absolute solutions that navigates in the original structure of being, that which is necessarily present as being that appears. A need to define presence through the vehicle of aporia and creation. The material and creative work on mold and cast, moved from a level of craft function to a level of eidetic and aesthetic understanding and construction, leads to cross the dichotomy between thing and idea. Failure allows to stay in this threshold and regenerate the question in perpetuity. The project began as a further research process on the number 6 assumption developed in the first chapter of Tentativo di Dubbio. Il Principio del Dubbio therefore develops as a further hypothetical arrangement of this assumption, in the attempt, perhaps impossible not to fail. Assumption number 6 Perfect molds vibrate with a constant rhythm giving rise to equal casts, essence of themselves. These casts, swaying, change the molds into other casts; so that the molds become casts and the casts become molds. Without interruption. |
. |
DIDYMOS + Beatrice Migliorati 2019 material: tissue paper, plaster, pigment, gold leaf, hemp ropes, white clay, latex, beeswax, wood, neodymium magnets. Exhibitions/Residency: -From July 13 to October 26 2019, Il Principio del Dubbio_addestrarsi al fallimento Exhibition curated by Chiara A. Lanzi, Gipsoteca Giulio Monteverde Museum, Bistagno (AL). for the critical text clic here for more info on the project: tentativodidubbio.weebly.com photographic opus and writings by Beatrice Migliorati |
© COPYRIGHT 2006-2024 ALESSIA CERTO AND GIULIA VANNUCCI